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Tra passato e presente.
Nella tradizione religiosa “l’inno” è stato sempre il mezzo più importante per lodare Dio e i Santi; il popolo, infatti, da sempre ha espresso la sua grande devozione con canti in vernacolo che costituiscono, oggi, un patrimonio inestimabile della nostra storia. Mammola, fedele a questa tradizione, vanta numerosi inni dedicati ai suoi Santi ed in particolare al Santo Patrono San Nicodemo Abate Basiliano, la cui storia si intesse con quella della stessa citta’.
L’amore di alcuni concittadini per la propria terra e per San Nicodemo li ha spinti a mettere in atto le proprie capacità artistiche per creare composizioni destinate a lodare Dio attraverso i suoi Santi intercessori.


E’ il caso di due figli di Mammola, Nicodemo Ferraro e Raffaella Portolese che, incontratisi in occasione di un concerto estivo, hanno pensato di creare, in onore di San Nicodemo, un inno perché il popolo lo continuasse a lodare secondo la tradizione antica, ma con esiti musicali nuovi.
Raffaella Portolese, partita in quel di Torino dove ora vive, è da anni una pianista affermata in campo internazionale; infatti svolge un’intensa attività concertistica con formazioni cameristiche e partecipa ad importanti festival. E’ collaboratrice diretta di Beppe Menegatti e Carla Fracci e più volte ha accompagnato balletti al Teatro Regio di Torino. La critica musicale gode di una grande stima della Portolese per la creatività ed il forte temperamento che vengono fuori dalle sue composizioni.
Nicodemo Ferraro si è messo subito al lavoro facendo un testo che da una parte ripercorresse le fasi principali della vita del Santo, e dall’altra, che rispondesse ad un certo ritmo musicale da facilitare il compito alla musicista e quindi evitare eventuali troncamenti che avrebbero penalizzato la completezza del testo, semplice ma significativo.
La Portolese ricevute le parole si è messa subito al pianoforte creando un’ armonia musicale maestosa e solenne, tipica dell’inno.
Il canto che è venuto fuori davvero è il frutto di una perfetta simbiosi tra due potenzialità, quella poetica e quella musicale, di due figli di Mammola che hanno voluto esprimere il meglio di se stessi come segno di lode al Santo e nello stesso tempo di attaccamento alla propria terra che esprime radici culturali molto forti e che lungo l’arco del tempo trovano le loro naturali conferme nelle espressioni più varie del suo popolo.
L’inno di San Nicodemo, come era doveroso fare per la tutela dei diritti d’autore, è stato depositato alla SIAE ed è stato presentato solennemente alla comunità mammolese dal Coro Polifonico Parrocchiale Exultate Deo.
L’Exultate Deo, di cui Nicodemo Ferraro è il Presidente, vanta di una lunga esperienza iniziata ufficialmente con i solenni festeggiamenti della fondazione della città, anche se svolgeva già il suo servizio parrocchiale da parecchi anni. Il coro ha eseguito l’inno in varie occasioni sia di carattere sacro che profano con grande successo di pubblico.



Inno a San Nicodemo

Testo di Nicodemo Ferraro Musica di Raffaella Portolese




1 Oh Nicodemo
di Teofano e Panta
figlio prediletto
serbavi amor nel petto
e voglia tanta
di servire Dio e i fratelli
nella povertà.

Rit.
Oh Protettor
Di Mammola
Fortezza delle genti
E fonte d’amor
Ave
Tu che hai la chiave
Noi custodisci per l’eternità
In carità, giustizia e pace
Nel segno della luce
A gloria del Signor.

2 Il Mercurion
A te tanto caro
Presto ti accoglieva
E con te condivideva
Nel dolce e nell’amaro
Povertà, penitenza
E castità.

Rit.

3 Il desiderio
della solitudine
ti vide al Kellerano
dove, così lontano
e con grande attitudine
il cenobio tu fondavi
coi fratelli.

Rit.



4 Tutti gli animali
tuoi grandi amici
difendevi fermamente
perché li amavi immensamente,
anche i più feroci
ti suggerivan parole dolci
in umiltà.

Rit.

5 I tuoi miracoli
compiuti con costanza
per amore di giustizia
sono causa di letizia
e segni di speranza
nell’impegno di tutti noi
cristiani.

Rit.

6 La tua presenza
come un faro
molte genti ha attirato
il paese è già fondato
un sol nome tanto caro
a te e a tutti noi
Mammola!
NICODEMO FERRARO

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