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di Corrado Scarfò















Questa sezione presenta una serie di documenti riguardanti il Monastero di S. Nicodemo.
Partono dal 1023-1024 (quindi pochi anni/qualche decennio dopo la morte di S. Nicodemo) fino al 1772 (di lì a poco ci sarebbe stato il terremoto del 1783, di seguito l’istituzione della Cassa Sacra e di poi la soppressione di moltissimi enti ecclesiastici, tra cui anche il nostro). Sono settecento anni di storia ecclesiastica e sociale/civile.

Di ogni documento presento la data, una sintesi del contenuto (il testo da cui ho preso i seguenti dati è nella maggior parte dei casi: P. Francesco Russo, Regesto Vaticano della Calabria, Rm 1974 ss., voll. I-XIII) e la citazione della fonte.


1023-1024
Nicodemo Kondos dona al Monastero di S. Nicodemo la S. Maria degli Orti, 4 mila piedi di vigna e 2 grandi botti
Collegio greco, Perg. A,.1.

1081-1082
Ruggero, nell’atto di dotazione dell’abbazia benedettina della SS. Trinità di Mileto, include il monastero di S. Nicodemo
Collegio greco, Perg. A, VI

3.1089
Ruggero conferma a Teodoro, abate del Monastero di S. Nicodemo de Patera, la donazione del casale de Cameis (Cami)
Collegio greco, Perg. C 1

1090
Ruggero dona al monastero di S. Nicodemo il dominio di cinque territori: S.Todaro, S.Fantino, Santa Vennera, Cami, Bolvia.
Scarfò Gian Crisostomo, Opuscol vari, Palermo 1724, II, 179 (purtroppo lo Scarfò non ci da le fonti; questa donazione per essere accettata deve essere vagliata più attentamente)

5.1139
Il monastero di S. Nicodemo viene citato in un contratto di vendita
Archivio di Stato di Napoli, n.30

24.2.1151
Il monastero di S. Nicodemo passa alle dipendenze dell’abbazia benedettina della SS. Trinità di Mileto
Roma, Collegio greco B, II

Sec. XII
Bios di S. Nicodemo, scritto dal monaco Nilo
Codice Messan. Gr. 30, f. 245v – f. 250v

Sec. XII
Atto di morte

10.7.1170
Conferma da Alessandro III del passaggio del monastero di S. Nicodemo all’abbazia della SS. Trinità di Mileto
Archivio della Badia di Cava dei Tirreni, arca II, n. 14 (orig.)

19.3.1179
Conferma di Alessandro III del passaggio del monastero di S. Nicodemo all’abbazia benedettina della SS. Trinità di Mileto.
Roma, Collegio greco, Perg. B, V

27.10.1181
Théodothé vende al monastero dei Santi Michele e Nicodemo delle terre situate a Bikkiusa (Vinci?) per la somma di 25 taria
Istituto ellenico di studi bizantini e post-bizantini, Castello 3412, Venezia

10.5.1221
Bolla di Onorio III “Ne vinea Domini”: Riforma dei costumi
P. Pressati, Regesta Honoris PP. III, Roma 1888, T. I, p. 547, n. 3367

9.1232
Contratto di enfiteusi tra il Monastero di S. Nicodemo e il monastero di S. Fantino
Archivio di Stato di Napoli, n. 134

21.1.1255
Alessandro IV scrive al decano e al cantore di Tropea perché diano esecuzione alla scomunica del monastero di S. Nicodemo, dato che questi si era rifiutato di passare alle dipendenze dell’abbazia della SS. Trinità di Mileto.
Roma, Collegio greco, B XIV

27.3.1267
Trascrizione della donazione di Ruggero a Teodoro (a. 1089), abate del monastero di S. Nicodemo di Patera, del casale Cameis (Cami).
Roma, Collegio greco, Perg. C. I

5.4.1278
Scomunica dei monaci del monastero di S. Nicodemo e del vescovo di Gerace Paolo, da parte di Dragone, decano del capitolo di Tropea, data che i monaci avevano scacciato i rappresentanti della SS. Trinità di Mileto venuti per prendere possesso del monastero.
Roma, Collegio greco, C. XX

28.1.1284
Roma accetta la tesi del monastero di S. Nicodemo contro quelle del monastero della SS. Trinità di Mileto.
Roma, Collegio greco, Perg. C XI

1324
I monaci di S. Nicodemo versano la decima di 10 tareni ai collettori pontifici
Arch. Vat., Collect. 162, f. 36

29.1.1328
L’abate di S. Nicodemo versa ai collettori pontifici la decima di 12 tareni e 8 grana
Arch. Vat., Collect. 165, f. 112v (ol 97v)

31.10.1356
Il papa Innocenzo VI conferma la nomina di Isaia, monaco del monastero di S. Maria di Doxatura, dioc. di Mileto, ad abate di S. Nicodemo, nomina fatta dai monaci

18.11.1356
Isaia, abate del monastero di S. Nicodemo, promette alla Camera Apostolica per il suo “servizio comune” 15 fiorini d’oro.
Arch. Vat. Obbl. et Sol. 27, f. 122

18.11.1361
Isaia, abate di S. Nicodemo, rinnova la promessa alla Camera Apostolica di versare per “servizio comune” 40 fiorini d’oro.
Arch. Vat. Obbl. et Sol. 27, f. 122

28.4.1365
Isaia, abate di S. Nicodemo, viene citato dalla Camera Apostolica insieme ad altri abati e vescovi morosi a versare per “servizio comune” la tassa stabilita
Arch. Vat. Collect. 352, P. II, f. 41-41v

14.5.1365
Isaia, abate di S. Nicodemo, si obbliga a versare 6 fiorini d’oro e 16 soldi per la prossima festa di S. Michele.
Arch. Vat. Obl. et Sol. 37, f. 100v (ol 76v)

6.6.1374
L’abate di S. Nicodemo non versa nulla
Arch. Vat. Collect. 222, f. 67 (ol 59)

2.4.1375
L’abate di S. Nicodemo versa fiorini 20
Arch. Vat. Collect. 222, f. 109 (ol 102)

fine sec. XIV
Il monastero è tassato di 21 fiorini
Exstractum de libro texarum in Regno neapolitano

9.9.1395
L’abate Dionisio si obbliga “al servizio comune”, nono solo per sé ma anche per il suo predecessore Filatere, per il quale promette di versare 30 fiorini; per se promette di versare 33 fiornini e 1/3
Arch. Vat. Obl. et Sol. 48, f. 218v (ol. 182v, ol. 162v) ; Obl. Et Sol. 52, f. 82v (ol 62v)

12.9.1395
Benedizione abbaziale a Dionisio, dopo aver emesso giuramento di fedeltà nelle mani del card. Rinaldo Brancaccio, titolare di S. Vito in Macello.
Arch. Vat. Reg. Lat. 36, f. 159; Fontes Iuris Orient., s. III,,vol. XIII, p. 94-95

7.9.1422
Angelo Spanò, abate del monastero di S. Nicodemo, versa per “il servizio comune” 40 fiorini
Arch. Vat. Obl. Comm. 4, f. 15v; Obl. et Sol. 60, f. 70 (ol. 170)


31.12.1422
Martino V affida ad Angelo Spanò, abate del monastero di S. Nicodemo, al vescovo di Frigento e all’abate di S. Maria di Pugliano l’incarico di concedere la dispensa “super defectu natalium” al chierico di Gerace Nicola Drositano per poter accedere agli ordini sacri e alle dignità ecclesiastiche.
Arch. Vat., Reg. Lat. 231, f. 16-17; Introit. Et Exit. 395, f. 11

4.9.1433
Benedetto Spanò, diventa abate, tramite conferma papale, del monastero di S. Nicodemo alla morte di Angelo Spanò.
Arch. Vat. Annat. Lib. 6,, f. 260 (ol. 258)

16.9.1433
Benedetto Spanò, abate del monastero di S. Nicodemo, si obbliga a versare la tassa per il “servizio comune”.
Arch. Vat., Annat. Lib. 6, f. 260 (ol 258)

20.9.1433
Benedetto Spanò, abate del monastero di S. Nicodemo, si obbliga a versare la tassa per “il servizio comune”.
Arch. Vat. Introit. Et Exit. 395, f. 11 (ol 10)

17.9.1443
Benedetto Spanò, abate di S. Nicodemo, versa fiorini 25 alla Camera Apostolica
Roma, Archivio di Stato, Camerale I, vol. 119, f. 8v

16.11.1446
Incarico a Gregorio,vescovo di Gerace a comporre la controversia tra Benedetto Spanò e Gregorio Spina, magistrato in medicina, della città di Gerace, riguardo al territorio di Baromecani, spettante al suddetto monastero.
Arch. Vat.,Reg. Lat. 429, f. 46v-47v

28.3.1454
Si incarica il monaco Nicola Chati, del monastero di S. Nicodemo di provvedere al monastero di S. Nicola de Prato.
Arch. Vat., Reg. Lat. 492, f. 74-74v

7-9 novembre 1457
Visita al Monastero di S. Nicodemo di Athanase Chalkéopoulos e Macario.
E’ abate Benedetto. Sono presenti altri 2 monaci: Nicodemo e Nicola, abate questi del monastero di S. Nicola de Prato.
Laurent M.H. – Guillou A., Le Liber visitationis d’Athanase Chalkeopoulos, Roma 1960, pp. 84-85

5.3.1476
Fabiano riceve da Giovanni Maria, abate di S. Nicodemo, fiorini 16 “pro commenda” di detto monastero, tramite Damiano Reggitano.
Arch. Vat., Introit. Et Exit. 492, f. 95v (ol 194v)


1482
Il monastero di S. Nicodemo è tassato di fiorini 40.
Arch. Vat reg. Lat. 92-93, f. 47

4.8.1524
Vincenzo Puderico diviene abate commendatario del monastero di S. Nicodemo
Reg. Vat. 1310, f. 95-96

4.5.1528
Diviene commendatario del monastero di S. Nicodemo Giovanni Marsupio a seguito della morte di Vicenzo Poderico.
Acta Vicecancell. 4, f. 16 (ol. 8); Acta Miscell. 7, f. 147v; acta Miscell. 17, f. 168 (ol. 101); Acta Miscell. 34, f. 217 (ol 153)

15.5.1531
E’ dato in commenda a Fabrizio Scaliano il monastero di S. Nicodemo, vacante per la morte di Antonio Scaglioni
Arch. Vat. Arm. XL 37, f. 106, n. 201

27.11.1531
E’ data la commenda a Giovanni Gaspare de Thoralto il monastero di S. Nicodemo, per cessione del cardinale Nicola de Gaddis.
Arch. ,Vat. Reg. Lat. 1556, f. 268-268 (ol. 267-268)

27.11.1531
Al card. de Gaddis, che ha ceduto la commenda del Monastero di S. Nicodemo, è riservata una pensione annua di 40 ducati da riceverli dal monastero suddetto.
Arch. Vat. Reg. Lat. 1556, f. 269-272 (ol 268-271)

21.12.1531
Giovanni Frnacesco Papaleo si obbliga a versare “per servizio comune” fiorini 33 con 1/3.
Obl. Comm. 16, f. 26v

21.12.1531
Giovanni Francesco Papaleo si riserva una pensione annua di 40 ducati
Obl. Comm. 16, f. 26v

3.11.1534
A Nicola de Gaddis viene riservata una pensione annua
Reg. Vat. 1575, f. 10-12v

23.10.1536
A Pietro Carafa è data la commenda del monastero di S. Nicodemo, di “iuspatronato” del marchese di Castelvetere (Caulonia) vacante perla morte di Giovanni Gregorio Toralto, commendatario, e cessione di Filippo Mirto, che, con il consenso del suddetto marchese, in commenda teneva.
Arch. Vat. Reg. Vat. 1469, f. 246v-248

3.3.1543
D. Antonello Sonnino annulla i suoi benefici sul monastero di S. Nicodemo cedendoli a d. Geronimo De Augustinis
Resignat. 92, f. 71-71v

12.5.1551
Visita di Marcello di Terracina, abate commendatario di S. Pietro di Arena e Paolo di Cosenza, monaco dello stesso monastero. Del monastero di S. Nicodemo era protopapa Giovanni de Arena. Erano presenti il monaco Matteo Barletta e due cappellani.
Laurent M.H. – Guillou A., Le Liber Visitationis d’Athanase Chalkeopoulos, Roma 1960, p. 301

27.1.1552
Pietro Carafa concede la commenda del monastero di S. Nicodemo al card. Guido Ascanio Sforza Arch. Vat., Resignat. 141, f. 133v-134

17.11.1552
Viene data la commenda del monastero di S. Nicodemo al Cardinale Giovanni Michele Saraceno, commenda vacante per la cessione di Guido Ascanio Sforza, card., e con il consenso di Giovanni Battista Carafa, marchese di Castelvetere.
Arch. Vat. Resignat. 150, f. 1v

5.12.1552
Cedola di cessione della commenda del monastero di S. Nicodemo di Mammola fatta dal cardinale Guido Ascanio Sforza
Arch. Vat., Resignat. 150, f. 2

6.12.1552
Guido Ascanio Sforza, che fu commendatario del monastero di S. Nicodemo cede l’amministrazione del monastero al Card. Saraceno.
Resignat. 141, f. 133-134

9.12.1552
Si concede il ritorno del possesso della commenda a Giovanni Michele Saraceno, il quale si era allontanato dal possesso del monastero precedentemente affidatogli, commenda datagli per cessione di Guido Ascanio Sforza.
Reg. Vat. 1754, f. 130-131v (ol 133-134v)

15.11.1564
A Giovanni Michele saraceno viene data la commenda del monastero di S. Nicodemo, vacante per la morte del Card. Guido Ascanio Sforza.
Arm. XLII, 21, f. 436 (ol 425), n. 528

23.11.1566
A Giovanni Michele Saraceno, abate commendatario del monastero di S. Nicodemo, si dà il permesso di dare in fitto una casa, di proprietà della suddetta abbazia, casa situata nella terra di Castrovetere (Caulonia)
Arm. XXX, 226, f. 96 (ol 94)

6.5.1567
A Pietro Caraffa, abate commendatario del monastero di S. Nicodemo, è dato il permesso di dare in fitto un pezzo di terreno di 5 salme situato nel territorio di S. Maria di Campoforani, grancia della stessa abbazia, a Giovanni Monteleone con un canone annuo di 3 ducati. Arm. XXX, 228, f. 56 (ol 55)

27.4.568
Viene data la commenda del monastero di S. Nicodemo ad Antonio Carafa, cardinale, (monastero) vacante di commenda per la morte del Card. Michele Saraceno. (cfr.: Rivedere)
Arch. Vat. Reg. Vat. 1956, f. 123-124v; Reg. Vat. 1970 f. 1-2v

20.5.1581
Rescritto pontificio di Gregorio XIII: indulgenza plenaria a coloro che visiteranno l’altare di S. Nicodemo.
A. Agresta, Vita di S. Nicodemo Abbate, Roma 1677, pp. 112-3-4

1583
Erezione da parte del Cardinale Antonio Carafa, abate commendatario del monastero di S. Nicodemo, della chiesa (parte dell’attuale cimitero: cfr).
Lapide posta nel pronao della chiesa (entrata chiese del cimitero)

1586
E’ uno degli undici monasteri dell’ordine di S. Basilio dove stanno monaci del medesimo ordine.
Biblioteca nazionale di Napoli, man. I-B-6, f. 10

3.9.1588
Indulgenza plenaria a remissione dei peccati a tutti coloro che abbiano visitato la nuova chiesa dove riposano le ossa di S. Nicodemo (chiesa consacrata dal card. Antonio Carafa, abate commendatario del monastero di S. Nicodemo
A. Agresta, Vita di S. Nicodemo abate, Roma 1677, pp. 117-119; V. Zavaglia, Mammola, Chiaravalle Centrale 1973, pp. 106-108

15.7.1598
Atto di fondazione della “Mensa di S. Nicodemo
Gerace, Atto notarile del notaio Naymo

28.7.1603
E’ data la possibilità al card. Paolo Sfrondato, abate del monastero di S. Nicodemo di alienare il monastero.
Secr. Brev. 335, f. 485-488 al f. 486

1754
Beni del monasteri di S. Nicodemo e della Badia di S. Nicodemo
Onciario del Comune di Mammola 1754

2-4 giugno 1767
Visita di P. Muscari, abate del monastero di S. Maria de Trigona, al monastero di S. Nicodemo
Archivio di Stato di Catanzaro

1772
Visita di P. Muscari, abate commendatario del monastero di S. Maria de Trigona, al monastero di S. Nicodemo.
Archivio di Stato di Catanzaro

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