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Carissimi,
é un evento davvero singolare quello per cui vi giunge questo paterno e forte messaggio. Accogliendo, infatti, con grande gioia, la proposta delle venerande Suore della Visitazione, che - in comunione con tutta la Chiesa - offrono nella solitudine della preghiera e nella operosità del silenzio la loro vita nel Monastero dei Campi di San Nicola in Ortì di Reggio Calabria, i Pastori delle Chiese calabresi hanno deciso di
consacrare la Calabria intera al Sacro Cuore di Gesù. E’ una decisione piena di significato.

Essa nasce, anzitutto, dalla preghiera. Come vi ho appena detto, sono state, infatti, proprio le Suore Visitandine, immerse nel silenzio della contemplazione, ad avere questa ispirazione e a donarcela come proposta. Non si può non vedere in questo un segno che viene dall’Alto.
Ed é davvero bello pensare che consacreremo la Calabria al Sacro Cuore, proprio a quel Cuore dal quale - come la Liturgia canta - é nata la Chiesa, Sposa del Cristo...
Ex Corde scisso Ecclesia Christo iugata nascitur”.
Quando il soldato trafisse sul Calvario il cuore del Cristo crocifisso, subito - scrive san Giovanni (Gv.19,34) - “uscì sangue ed acqua”, quel sangue e quell’acqua che sono il simbolo dei sacramenti della Chiesa.
Da quel Cuore trafitto é nata la Chiesa.
E a quel Cuore trafitto, aperto ad accogliere ogni dolore ed ogni respiro umano; perennemente innamorato di ogni persona, di ogni bimbo portato nel grembo e di ogni neonato, dei fanciulli e dei ragazzi, dei giovani e degli anziani, di ogni donna e di ogni uomo, noi ci consacreremo tutti. Ci consacreremo come Chiese di Calabria, come Popolo della Calabria. Consacreremo al Sacro Cuore la Calabria intera con la sua storia, le sue fatiche, le sue speranze, i suoi orizzonti. 
Davvero il Dio che ha dato tanto alla Calabria - i mari e i monti, l’incomparabile bellezza delle albe e l’incanto dei tramonti, l’arte delle chiese, il profumo dei fiori e lo splendore dei campi lavorati col sudore della fronte dei contadini, la gioia del focolare domestico e il sacrificio delle tante mamme che donandosi ogni momento custodiscono l’unità delle famiglie - davvero sarà felice di accogliere la nostra consacrazione.
Essa avverrà nel Santuario di Sales, annesso al Monastero delle Suore della Visitazione in Ortì, alle ore 16 del 6 Febbraio 2012.
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Sono, quelli, un giorno ed un’ora che resteranno nel cuore dei credenti e nella storia delle nostre Chiese.
Non sarà naturalmente possibile che ci si ritrovi lì tutti in quel giorno e in quell’ora. E’ per questo che esprimo, a nome di tutti i Vescovi della Calabria, un vivo auspicio: che cioè - nello stesso giorno e nella stessa ora in cui i Pastori delle chiese calabresi saremo lì per consacrare la Calabria al Sacro Cuore - in tutte le Parrocchie della nostra amata terra i Parroci e i fedeli si radunino insieme per un momento di
preghiera. Il buon Dio vedrà allora nello stesso istante un’ immensità di mani dei Calabresi levate verso di Lui ad implorare che il Cuore del Suo Figlio si apra ad accogliere i dolori e le speranze, le grida e le gioie, le fatiche e i silenzi, i passi e le cadute della Calabria intera...
Ci sentiremo uniti come non mai. E gusteremo, consacrandoci, l’incomparabile gioia del Suo Cuore che entra nella nostra vita e della nostra vita che entra nel suo Cuore. 
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Ma, carissimi fratelli, cos’é che ci aspettiamo da un evento così singolare?
Vi dirò nella maniera più semplice che attendiamo il verificarsi di almeno tre cose:
- Un irrobustirsi, anzitutto, della nostra fede.
Il mondo di oggi, infatti, insidia in una molteplicità di maniere la fede dei credenti. In ogni giorno del tempo che scorre, dietro ogni angolo delle nostre strade le tentazioni del maligno sono sempre in agguato: portano all’infittirsi dei dubbi, all’ abbandono delle pratiche religiose, all’ allontanamento dalla vita delle nostre
parrocchie, alla fragilità di tanti matrimoni, alle crisi delle famiglie, alla ricerca smodata dei piaceri, alla conquista del successo ad ogni costo, all’attaccamento al denaro e ai beni della terra, alla voglia spasmodica di apparire...
E’ urgente, fratelli cari, ricuperare l’integrità della nostra fede, messi in guardia noi tutti da quelle dure parole del Vangelo: “Ma il Figlio dell’ uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?” (Lc.18,8).
- Una crescita, poi, della carità. Ammaestrati dal Cuore al quale ci consacriamo, siamo chiamati a vivere il suo appassionato invito: quello di riconoscere negli ultimi della terra il suo Volto divino. E’ lì - nella vita e nelle dimensioni dei poveri che Egli sempre é presente. “I poveri - ci ha detto - li avrete sempre con voi” (Gv. 12,8).
E sta a noi - e questo speriamo che accada - riuscire a riconoscere anche quell’insieme di povertà, che vanno al di là della mancanza di denaro e di beni materiali: la povertà delle solitudini, delle malattie, degli abbandoni... la povertà delle ferite non rimarginabili, delle ingiustizie subite, delle emarginazioni, delle
incomprensioni e dei disagi interiori. Un immenso panorama di “amore concreto da vivere” si presenta davanti ai passi della nostra vita.
Un incremento, infine, della comunione delle nostre Chiese. Una comunione che attraversi la vita dei fedeli e dei loro pastori, dei presbiteri all’interno di ogni diocesi, dei vescovi con i loro preti... ma una comunione che comprenda anche il rapporto fra l’una chiesa calabrese e l’altra, di ogni vescovo con ogni altro vescovo, di ogni prete con ogni altro prete, di ogni cristiano con ogni altro cristiano, fino a fare dell’intera
Calabria un “cantiere vivo” di fraternità e di comunione.
Se tutto questo accadrà, fratelli carissimi, quel giorno e quell’ora della consacrazione al Cuore di Cristo, segneranno per la Calabria l’inizio di una storia nuova e daranno a quel Cuore - a cui ci consacriamo - la gioia di vedere incarnate le parole eterne del suo eterno Vangelo.
La Madre di Cristo - nel cui grembo il cuore di quel Figlio si é formato nella sua dimensione umana - ci sostenga nella nostra preghiera e accompagni con la sua materna tenerezza il giorno e l’ora della nostra consacrazione. Nella cui attesa, assieme agli altri Vescovi, vi invio il saluto più fraterno, invocando per tutti voi la benedizione dell’Altissimo.

Reggio Calabria 01.01.2012
Solennità della Divina Maternità di Maria
Vittorio Luigi Mondello
Arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria-Bova
Presidente della Conferenza Episcopale Calabra

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