Giuseppe Larosa
In pieno medioevo la Calabria fu interessata da un fenomeno legato alla tradizione religiosa bizantina che, nato in oriente, si diffuse in molte aree della regione. Si trattava della presenza di eremiti che lasciando le loro terre d'origine, si ritiravano in monti aspri e isolati per condurre una vita di solitudine, dedicata alla preghiera e alla meditazione. Molti di questi eremiti acquisirono fama di santi, tanto da restare nella memoria storica dei posti in cui vissero. E il loro ricordo in molti paesi continua ancora oggi. È il caso di Mammola, qui si venera da secoli uno dei molti anacoreti vissuti negli sperduti eremi dell'entroterra calabro, San Nicodemo, la cui memoria è tanto legata alla storia della città da figurare nello stemma civico del comune. Nicodemo, abate calabrese legato all'ordine basiliano, visse nell'ultimo periodo della sua vita in un luogo presso Mammola, dove morì nell'anno 990. Con il trasferimento dei suoi resti nella cittadina nel XVI secolo il suo culto crebbe di importanza e ancora oggi se ne celebra la festa in modo solenne. La festa patronale di quest'anno si svolge nel weekend dal 5 al 7 settembre ed è organizzata dal comitato feste guidato dal parroco e presidente Don Alfredo Valenti e coordinato da Antonio Randò. Il calendario delle funzioni religiose parte già da oggi con l'inizio del novenario e delle tradizionali celebrazioni dedicate al santo, mentre nei giorni finali dei festeggiamenti le serate saranno invece interessate anche da eventi musicali. Luogo dei festeggiamenti civili serali sarà la centrale piazza Ferrari, dove venerdì 5 settembre si terrà il Festival dei Bambini “Dolci Note per San Nicodemo” a cura di Emerenziana Romeo. Sabato 6 settembre sarà invece la volta dell’esibizione del complesso bandistico “Città di Mammola” diretto dal maestro Antonio Salaris. Domenica 7 sarà il giorno principale dei festeggiamenti e alle solenni funzioni religiose farà seguito alle 22 il concerto della Cover Band di Ligabue fino alla chiusura della serata, dopo la mezzanotte, con il tradizionale spettacolo pirotecnico che per la prima volta sarà musicale. L'appuntamento con la festa patronale si ripete dunque anche quest'anno, momento di aggregazione e di fede, ma anche utile occasione per avvicinarsi a questa tradizione per chi volesse fare una visita al paese e conoscerne la sua interessante storia.
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